Ci sono persone che hanno un compagno, ma che si sentono talmente sole e vuote che è come se non lo avessero. Altre, invece, pur di non aspettare, decidono di camminare accanto alla persona sbagliata e, nel loro egoismo, non permettono a quella persona di allontanarsi, anche se sanno che non la rendono felice.

Ci sono persone che portano avanti matrimoni o fidanzamenti ormai distrutti, perché credono che stare da soli sia difficile ed inaccettabile.

Ci sono persone che decidono di occupare il secondo posto cercando di arrivare al primo, ma quel viaggio è difficile, scomodo e ci riempie di dolore e di abbandono.

Eppure, ci sono altre persone che sono da sole e vivono e brillano e si lasciano travolgere dalla vita nel migliore dei modi. Persone che non si spengono, anzi, al contrario, che ogni giorno si accendono di più. Persone che imparano a godersi la solitudine perché le aiuta ad avvicinarsi a se stesse, a crescere e a diventare più forti dentro.

Queste persone sono quelle che un giorno, senza sapere esattamente quando né perché, troveranno al loro fianco una persona che le ama con amore vero e, allora, si innamoreranno nel modo più bello.

Madre Teresa di Calcutta

Quando leggo post come questi, mi sembra di attraversare tutta la mia vita.

Avevo una compagna, una moglie, con cui avevo condiviso tutto. Tutto. Da tantissimo tempo. E nonostante questo, nonostante i due figli, la bella casa, i soldi, tutto… ma mi sentivo solo, vuoto, inutile. Ho divorziato.

Ho trovato subito altre persone. “Buona la prima”, tanto era forte l’ansia di non rimanere solo, di avere una rivincita, di ritrovare quella routine, quella quotidianità cui tanto ero abituato. Quella confort-zone. Ma … non andavano bene, per un motivo o per l’altro il “buona la prima” non era la strategia migliore, diciamo.

Ho vissuto come “secondo”, come “panchinaro”. Pronto ad alzarmi e ad entrare in campo… e potendo vivere, con te, un’esperienza meravigliosa. Per tutti e soli i giorni e i momenti in cui si stava insieme… certo. Giorni che ad un certo punto… sono finiti, crollando in quell’abisso in cui siamo sprofondati dopo che tuo marito ha scoperto tutto.

Mi sono quindi trovato solo. Sono rimasto solo. Ho voluto ritrovarmi solo per poter ritrovare me stesso. Non avevo scelta, quindi non è che abbia proprio fatto uno sforzo interiore. Mi hai lasciato per lui. E sono rimasto nuovamente solo, nuovamente impotente di fronte a qualcosa che non capivo e che mi stava asfaltando.

Io non lo so se ho imparato o sto imparando a crescere, amando la solitudine. Di sicuro sono stato a terra tanto, troppo. Ho subito più dolore di quanto umanamente se ne può provare. Il dolore di un cuore che si lacera perchè la donna che più uno ama… sceglie un altro. Un altro che sosteneva di non amare, un altro che “faceva schifo”, un altro con cui si era trattata come un oggetto. Però hai scelto lui.

E sono cresciuto, sono dovuto rialzarmi. Io non so se voglio che un giorno (magari già oggi) io trovi una persona che mi ami e che io possa amare: perchè in fondo io vorrei avere te, al mio fianco, qui. Ma mi sono un po’ stufato di aspettarti, non è giusto , per te e per me. E allora sì, quasi quasi… ti dico che io continuerò ad amarti, per sempre. Ma spero che prima o poi io tornerò ad amare qualcuno, e ad avere qualcuno a fianco che mi ami per davvero, di quell’amore sincero, gratuito, spontaneo, e vero…. di cui io ho bisogno, da sempre.

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